“Oh Butterfly!!!
Non si dice forse che sfiorando le ali di una farfalla la si condanna a morte??”
Lo spettacolo traccia un nuovo percorso produttivo che prosegue il lavoro fatto dalla compagnia su Turandot e incontra un altro capolavoro del maestro Giacomo Puccini, Madama Butterfly, la commovente e tragica storia d’amore ambientata nell’esotico estremo oriente di inizio Novecento.
Il Giappone, terra allora lontana di incanti e misteri, diventa la cornice ideale dove collocare l’appassionante vicenda dei due protagonisti, la splendida Butterfly, la giovane ragazza che Pinkerton lo yankee americano che tutto può avere, sposa legandola a sĂ© per tutta la vita. La ragazza cede all’amore in modo completo e totale, come totale è quest’opera d’arte, con la dolcezza semplice di chi ama e crede nell’altro. Questo amore assoluto diventa la traccia principale per il lavoro di messa in scena, sviluppato attraverso le ambientazioni musicali, l’uso di segni e colori che appartengono al mondo dell’arte contemporanea, cercando nell’opera quella immediatezza che si rapporta con un filo diretto al pubblico dei piĂą piccoli.
In un continuo ribaltamento di figure e sagome, la scena si sviluppa in un gioco tra bidimensionalitĂ e tridimensionalitĂ , provocando nel pubblico un costante cambio di percezione in cui il performer agilmente interpreta i diversi personaggi della storia, mentre il canto appare nelle vesti dell’incantevole Butterfly che ripropone dal vivo le arie piĂą celebri dell’opera.
BUTTERFLY è una favola sentimentale triste, intensa, dolcissima, tragica, che può far riscoprire l’opera lirica come forma epica e attuale di rappresentazione, accompagnando il pubblico di giovanissimi nei territori vivi della musica, della scena, dell’immaginazione.